Unione della Bassa Romagna
La strategia Atuss dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna accompagna la transizione verso una “smart land”, ovvero un territorio più intelligente che armonizzi le questioni relative allo sviluppo verde e sostenibile con quelle dell’innovazione e digitalizzazione, favorendo anche gli aspetti legati alla coesione sociale della comunità e curando il rapporto tra i giovani e il mondo del lavoro. Un futuro all’insegna della sostenibilità e della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, ma anche più attrattivo e inclusivo per tutti, a partire dai più giovani, grazie alle nuove opportunità di cittadinanza attiva offerte dal digitale.
L’ammontare complessivo dei progetti approvati è di 8.087.696 euro, con un contributo complessivo dei Programmi regionali FESR e FSE+ di 6.470.000 e un cofinanziamento locale di 1.617.696 euro.
I progetti
Sostenibilità, attrattività, resilienza, connessione, digitale. Queste le parole chiave dell’Agenda trasformativa urbana dell’Unione Bassa Romagna, che prevede quattro distinti progetti: “Bicipolitana”, “Architettura verde urbana”, “Open Labs Bassa Romagna”, “AvvistaMenti”.
Si tratta di interventi che puntano a sostenere la mobilità ciclopedonale, la cura del verde del territorio con interventi di adattamento ai cambiamenti climatici, la digitalizzazione come strumento di partecipazione attiva della cittadinanza, la valorizzazione del protagonismo giovanile.
Bicipolitana
La Bicipolitana sarà per la Bassa Romagna una rete ciclabile efficiente, interconnessa e innovativa capace di incentivare una ciclabilità diffusa, ridurre le emissioni di CO2 e così contribuire, mediante la mobilità sostenibile, alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Un’opera di collegamento del reticolo ciclabile/escursionistico di scala sovralocale che attraversa il territorio della Bassa Romagna tramite la connessione ciclabile Bologna-Ravenna. L’opera collegherà diversi Comuni, incrociando le infrastrutture verdi e blu del territorio oltre che le arterie secondarie di collegamento, in un’area che è già caratterizzata da una forte tradizione ciclistica data la configurazione pianeggiante e la posizione strategica rispetto a percorsi turistici consolidati.
L’architettura verde urbana della Bassa Romagna
Interventi sul verde nelle zone extraurbane, con piantumazioni per il rafforzamento della componente forestale, e nelle zone urbane tramite nuovi spazi verdi e interventi di desigillazione dei suoli, ovvero di rimozione dell’asfalto e del cemento da parcheggi, piazze e spazi pubblici, per renderli permeabili e resilienti di fronte a eventi meteorologici estremi. Si attuerà in tal modo un miglioramento della qualità dell’ambiente e della vita dentro e fuori le città, valorizzando la componente paesaggistica del territorio della Bassa Romagna, dotando lo stesso di uno strumento di adattamento al cambiamento climatico e alle sue criticità.
OPEN LABs Bassa Romagna
Si tratta di laboratori aperti di cittadinanza digitale, spazi urbani fruibili dai cittadini e dalle imprese di tutti i Comuni dell’Unione dove saranno ospitati eventi di cittadinanza digitale con spazi attrezzati. Saranno così innescati e supportati processi di trasformazione digitale dedicati all’innovazione e all’informatica applicata a contesti sociali e di servizio al miglioramento della qualità della vita, all’alfabetizzazione informatica per ridurre il digital divide, alla progettazione partecipata tra stakeholder locali, alla diffusione della cultura dell’open innovation. Si tratterà di luoghi in cui veicolare il digitale come strumento di democrazia ed inclusività.
AvvistaMenti
Prevede di valorizzare i contesti formali e informali dell’aggregazione giovanile territoriale, attraverso la realizzazione di workshop e laboratori inclusivi, ideati e implementati da soggetti del terzo settore che puntino a sostenere il protagonismo giovanile attraverso lo sviluppo di attitudini personali, la sperimentazione di arti visive/digitali e la cittadinanza attiva. Un progetto per la valorizzazione dell’imprenditorialità e dello spirito d’iniziativa giovanile, la promozione di uno sviluppo sinergico tra settori produttivi e categorie sociali, la gestione condivisa di beni comuni e in conseguenza di tutto ciò l’inclusione sociale.