SPORE. Itinerari di tenerezza radicale
Il progetto SPORE si pone tre obiettivi chiave a cui rispondono le tre azioni progettuali, ovvero perimentare una proposta formativa per allenare – attraverso la pratica artistica decoloniale – la capacità di immaginazione, il saper stare nell’incertezza di un mondo che cambia; contribuire a diffondere un immaginario positivo del concetto di diaspora, decostruendo la narrazione occidentale dominante e valorizzando il potenziale espressivo e l’esperienza di artisti/e con background migratorio per favorire il dialogo interculturale; dare voce al ruolo delle comunità dei migranti e dei rifugiati, alle loro storie, desideri e paure attraverso contenuti multimediali creativi.
Il progetto prevede la realizzazione di tre azioni chiave co-curate con Wissal Houbabi (1994), giovane artista marocchina, italiana di seconda generazione, femminista, artista e attivista, appassionata di studi culturali.
La scuola di SPORE, che prevede un percorso formativo intensivo di cinque giorni condotto da artisti/e con background migratorio che porteranno la loro pratica artistica come esercizio di formazione esperienziale per allenare la capacità di immaginazione. Questa azione ha una doppia visione a lungo termine: vivere in un mondo in cui le persone siano capaci di immaginare futuri sostenibili e inclusivi, aiutando a decolonizzare i processi di produzione di conoscenza e a innovare gli approcci pedagogici.
La rassegna culturale di SPORE: in fase conclusiva della scuola si prevede l’apertura a un pubblico più esteso degli spazi di Serra Madre che ospitano eventi culturali con artisti di background migratorio (film, concerti, performance, presentazioni di libri, ecc.) per tre serate.
Infine, il podcast e la pubblicazione di SPORE: a conclusione delle prime due azioni, si realizza un podcast, formato da 5 puntate, che racconta il percorso realizzato, ospitando anche scrittori, artisti, accademici ed esperti sul tema della migrazione (e la sua relazione con il mondo del lavoro). Parallelamente al podcast, si realizza una rivista amatoriale che raccoglie le voci di tutti gli artisti/e ospitati nella scuola e nella rassegna di SPORE per costruire una narrazione condivisa e decoloniale su pace e cittadinanza globale.
Referente
Samanta Musarò
samanta.musaro@kilowatt.bo.it