Pace e cittadinanza globale

Dear Laila

Il progetto di Amigdala ETS

La sfida generale del progetto è rispondere al bisogno di diffondere la cultura della nonviolenza e della pace attraverso inclusione e coesione sociale, riattivando immaginari condivisi per il futuro grazie all’intervento artistico come chiave per amplificare le possibilità di cura collettiva delle comunità. L’obiettivo si rivolge anche al concetto di ECG, ovvero Educazione alla Cittadinanza Globale, nel suo essere un processo trasformativo in grado di infondere impegno nelle persone per generare un cambiamento nelle strutture sociali e culturali che influenzano le vite di tutte e di tutti.

Il progetto parte dalla tematizzazione di un conflitto in corso (il conflitto armato nella Striscia di Gaza) e si posiziona in maniera dichiarata in una prospettiva pacifista. L’attivismo pacifista è alla base del progetto, nell’ottica precisa di prendere posizione contro atteggiamenti distruttivi e dannosi che non considerano i diritti umani. Inoltre, il progetto mira anche a superare lo stigma della “diversità” attraverso l’arte, per promuovere una visione fluida dei confini, visti ancora oggi e troppo spesso come muri invalicabili tra lingue e culture.

Dear Laila apre lo spazio della produzione artistica come luogo di attivazione politica, prestando attenzione al tema della lotta alle discriminazioni e alla promozione della cultura nonviolenta.

Le attività prevedono una performance teatrale per un singolo spettatore alla volta sull’esperienza palestinese dello sfollamento e dell’abbandono della propria casa attraverso la storia di una famiglia, esplorando come la guerra e l'esilio siano vissuti attraverso la quotidianità, la casa e lo spazio pubblico. Si utilizza la narrazione di ricordi e dettagli tattili per riportare in vita le esperienze, in una casa in miniatura che lo spettatore è invitato ad esplorare, a toccare, raccogliendo le tracce della famiglia che l’ha abitata. Inoltre, il progetto prevede un incontro a cura di Maria Nadotti, giornalista, saggista, consulente editoriale e traduttrice, che si occupa di Palestina, da molti anni in particolare dal punto di vista della situazione degli artisti e delle donne residenti. Infine, la proiezione del documentario “Sotto tregua Gaza” (Okta film, 2009). Nove attori e attrici italiani prestano la loro voce alle parole di scrittori e intellettuali palestinesi, israeliani ed europei, che, nel silenzio altissimo e complice dei mezzi di informazione internazionali, ristabiliscono la verità dei fatti, invitando non alla generosa solidarietà, ma alla severa responsabilità.

Referente
Serena Terranova
serena.t@collettivoamigdala.com

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ultima modifica 2024-08-29T09:36:49+01:00
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