RETI- Racconti e traiettorie interculturali

Obiettivo generale del progetto è quello di costruire nuove narrazioni interculturali che possano decostruire rappresentazioni stereotipate delle migrazioni e delle persone con background internazionale. Si intende valorizzare il ruolo delle diaspore dando loro spazi e opportunità di autorappresentazione, accompagnare la comunità territoriale nella sua totalità ad una lettura complessa e consapevole del contesto plurale nel quale viviamo, far emergere le diverse prospettive e dimensioni dei vissuti e dei contesti di provenienza delle persone con background internazionale attraverso diversi linguaggi artistici.

Fra le azioni previste, coinvolgere e co-progettare con le associazioni delle diaspore le feste di indipendenza e liberazione rendendoli momenti plurali di partecipazione. Le feste di indipendenza rappresentano un momento fondamentale non solo per celebrare la propria autodeterminazione politica, ma sono anche spazi di riappropriazione identitaria. Sono inoltre delle occasioni per condividere con i propri concittadini di altre provenienze momenti di incontro e dialogo interculturale.

Sono previste poi l’organizzazione di una rassegna culturale con un programma di incontri e proiezioni di film e documentari collegati ai paesi di provenienza delle diaspore, con una particolare attenzione ai paesi africani. Il cinema è tra i linguaggi artistici più dinamici e in forte crescita in alcuni paesi del continente africano. Attraverso una selezione di film/documentari alternati o accompagnati da momenti di confronto si vuole da un lato valorizzare le produzioni dei paesi delle diaspore presenti sul territorio, dall’ altra accompagnare la cittadinanza a una rappresentazione culturale più complessa e che possa contrastare stereotipi e pregiudizi.

La realizzazione poi di uno spettacolo teatrale sul tema migrazioni: atraverso il linguaggio del teatro si vuole tentare di raccontare le migrazioni come un fenomeno antropologico che attraversa i secoli e i luoghi, provando a ribaltare la narrazione dominante che continua a raccontare le migrazioni come un fenomeno emergenziale e da contrastare con un approccio securitario.

Ancora la realizzazione di laboratori che possano raccontare e valorizzare alcuni elementi del patrimonio artistico e culturale dei paesi in cui vengono realizzati i progetti di cooperazione internazionale cofinanziati dalla Regione Emilia-Romagna, e che vedono le diaspore di questi paesi presenti sul territorio e la realizzazione del calendario interculturale 2025 da distribuire nei mesi di novembre/dicembre 2024 per connettere le festività “locali” con quelle internazionali (civile o religiose) collegate alle nazionalità o ai luoghi di culto presenti sul territorio.

Referente
Elena Torreggiani
elena.torreggiani@mondinsieme.org