Appennino in salute

Il progetto dell'Unione montana Alta Val Nure

La recente crisi pandemica e la fase post-lockdown ha dimostrato il ruolo che le aree montane, soprattutto quelle più vicine alle pianure, potranno ricoprire in un futuro ormai prossimo in termini di fornitura di servizi di benessere e qualità della vita, sempre meno reperibili nella città medio-grandi. Questa sorta di cambio epocale è stata già toccata con mano in provincia di Piacenza con la recente crisi sanitaria, quando la montagna ha mostrato — grazie al naturale distanziamento sociale dei luoghi a bassa densità abitativa — una maggiore capacità di risposta al virus rispetto a pianura e capoluogo. Questi ultimi sono stati da un lato fortemente colpiti dal Covid-19, dall'altro —a causa della elevata urbanizzazione — rappresentano un'area soggetta a picchi di calore nella stagione estiva. Attrezzarsi ad accogliere nuovi visitatori e nuovi residenti anche temporanei (già oggi in altre aree appenniniche del Nord-Italia si assiste a un'offerta di spazi di lavoro e affitti per non residenti durante i mesi estivi) significa per le comunità locali (ed i loro amministratori) almeno due cose:

  1. avere piena consapevolezza del patrimonio territoriale suscettibile di valorizzazione, in termini di servizi (abitativi, di lavoro, di svago) da mettere a disposizione;
  2. avere conoscenza e dimestichezza con le politiche di finanziamento che l'Unione europea e, a cascata, le istituzioni nazionali e regionali metteranno a disposizione nei prossimi anni per contrastare emergenze, quella climatica e quella sanitaria, entrambe destinate ad accompagnare la vita di tutte le comunità locali nei prossimi anni.

Pertanoto il progetto prevede un'intervento di institutional building che fornisca ad amministratori, tecnici e comunità dell'Alta Val Nure risposte e strumenti sui due punti precedenti, cogliendo così le opportunità offerte in primis dai programmi e dai finanziamenti europei. La Ricerca-intervento, si compone quindi delle seguenti fasi:

  • indagine territoriale: acquisizione di dati sul patrimonio di residenze non occupate nei comuni dell'Alta Val Nure (cubatura, proprietà, stato di conservazione), mappatura dei servizi presenti negli stessi comuni (servizi di assistenza sanitaria, servizi per sport e tempo libero, servizi sociali, servizi culturali), mappatura e condivisione con i beneficiari dell'iniziativa dei dati di proiezione climatica dei prossimi anni (dati RER-ARPAE) e dei dati sull'incidenza Covid-19 nei Comuni dell'Unione (dati ISTAT-Protezione civile) 
  • inquadramento degli attori attivabili (soggetti pubblici, operatori immobiliari, operatori turistici), ruoli e opportunità
  • inquadramento delle politiche europee a supporto (Green deal, Recovery fund) e di altre opportunità di finanziamento regionali e nazionali
  • definizione di un Piano per la valorizzazione dell'Alta Val Nure, anche in relazione agli obiettivi dell'Agenda 2030 e alla nuova programmazione europea, compreso il calcolo del fabbisogno finanziario necessario all'accoglienza di nuovi flussi turistici e di residenti temporanei
  • abbinamento delle azioni necessarie con i finanziamenti europei disponibili
  • trasferimento di competenze ad amministratori, tecnici e stakeholder partecipanti all'iniziativa
  • definizione di un modello replicabile in tutto il territorio regionale, in particolare nella montagna regionale

Al termine dell'attività, la comunità dell'Alta Val Nure, gli amministratori e i tecnici avranno quindi acquisito le competenze necessarie per costruire un dialogo fattivo ed efficace  con le aree di pianura e per svolgere un ruolo fondamentale al servizio proprio e dell'intero territorio regionale nelle politiche europee di lotta al cambiamento climatico e di contrasto alla trasmissione della pandemia.

Referente

Beatrice Perotti
tel. 0523 911541
e-mail: ragioneria@unionealtavalnure.it

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ultima modifica 2021-11-30T12:39:19+02:00
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