Appennino modenese
La strategia dell’Appennino modenese è orientata a sostenere lo sviluppo di un modello appenninico che migliori l’attrattività e la fruibilità dei luoghi e del paesaggio montano, per i residenti e per i turisti, elevando la qualità urbana dei borghi, attivando servizi diffusi alla popolazione, includendo le fasce più deboli e guardando alle nuove generazioni, per offrire rinnovate occasioni di sviluppo.
La Strategia in particolare mira a:
- accrescere l'attrattività turistica, con progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, delle ciclovie e di mobilità dolce e di riqualificazione e decoro urbano dei borghi, che si integrano con altri interventi già finanziati sul territorio aventi la medesima finalità, tra cui quelli inclusi nel Patto territoriale dell’Appennino Modenese. Tra i progetti candidati, che assorbono la maggior parte delle riserve finanziarie FESR e FSC della Stami, vi sono quelli di riqualificazione dei centri urbani di Frassinoro, Polinago e Riolunato, la realizzazione del teatro all’aperto di Montefiorino, i recuperi del castello di Montecuccoli e della Rocca di Sestola, la realizzazione della pista ciclabile di Marano sul Panaro in collegamento con quella sul Panaro;
- ridurre lo spopolamento incrementando le attività di cura, inclusione, istruzione e formazione soprattutto a favore dei giovani. Si prevedono progetti per la riqualificazione di impianti sportivi e infrastrutture culturali, un progetto di inclusione sociale per ridurre le povertà educative, finanziato col fondo FSE+ (progetto P.E.App - costruiamo una comunità educativa e inclusiva) e tutti gli interventi candidati sulle risorse nazionali SNAI in ambito istruzione (centri formativi di Montecreto e Fiumalbo, scuola di Zocca) e socio-sanitario (Casa della comunità a Pievepelago, polo servizi socio-assistenziali a Prignano sul Secchia, spazi polifunzionali a Palagano). Questi interventi si integrano con un numero elevato di progetti finanziati nell’area con il PNRR, per incrementare i servizi socio-sanitari (case della salute, riqualificazione ospedale di Pavullo) e di istruzione (asili nido, nuova scuola di Pavullo, nuove aule e laboratori didattici nelle scuole del territorio);
- promuovere il processo di trasformazione digitale sia con un miglioramento delle infrastrutture che dei servizi digitali per la popolazione. Questo obiettivo è interamente conseguito con progetti che sono stati finanziati nell’area dal PNRR.
18 Comuni interessati: Comuni dell’Unione del Frignano - Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pavullo nel Frignano, Pievepelago, Polinago, Riolunato, Serramazzoni, Sestola-, dell’Unione del distretto Ceramico - Frassinoro, Montefiorino, Palagano, Prignano sulla Secchia-, dell’Unione Terre dei Castelli - Guiglia, Marano sul Panaro, Zocca - e il Comune di Montese.
Investimento totale
L’ammontare complessivo della Stami è pari a 13.485.500 euro, di cui:
- 5.550.000 euro da FESR e FSE+
- 2.000.000 di euro da FSC
- 4.000.000 di euro da risorse nazionali SNAI