Cooperazione internazionale

Palestina, parte un nuovo progetto per l'emergenza

Le risorse serviranno per kit alimentari e sanitari, assistenza a persone con disabilità, supporto psicologico

Sarà finanziato dalla Regione con oltre 220.000 euro il progetto di Educaid "LEAD – LEAving no one behinD: Intervento di risposta personalizzata all’emergenza umanitaria in Palestina". Questa iniziativa risponde alle necessità della popolazione che attualmente versa in condizioni molto critiche in seguito all’operazione militare israeliana che ha avuto inizio il 7 ottobre 2023 e continua tuttora. Nella Striscia di Gaza le condizioni sono catastrofiche, mentre in Cisgiordania la situazione resta caratterizzata da forte instabilità. L'obiettivo è di rispondere a bisogni primari di donne, minori e persone con disabilità,  particolarmente vulnerabili per quanto riguarda la sicurezza alimentare, la mancanza di beni igienico-sanitari e di servizi di base, e i livelli di stress psicosociale e trauma.

Il progetto presenta un partenariato complesso, composto dal co-proponente italiano COSPE - Cooperazione per lo sviluppo in Paesi Emergenti e tre partner locali ILC - Indipendent Living Association for Persons with Disabilities (Centro per la Vita Indipendente di Gaza City), PWWSD - Palestinian Working Women Society for Development e Theatre Day Productions - Ayyam Al Masrah (TDP) con solide capacità operative sul campo. 

Si prevede la distribuzione di beni di prima necessità a 1.305 famiglie sfollate nella Striscia di Gaza, con kit alimentari e non, kit igienico-sanitari per soddisfare bisogni essenziali in termini di sopravvivenza e dignità per le persone sfollate. 

Verrà inoltre attivato un servizio di assistenza tecnica personalizzata in favore di 100 persone con disabilità sfollate, perché molte persone hanno perso o non hanno potuto portare con sé i loro ausili durante la fuga. Inoltre, sarà prestato un servizio di peer counseling individuale da parte di operatori con disabilità, al fine di migliorare il benessere psicosociale e supportare la gestione del trauma, per stimolare lo sviluppo di strategie positive e massimizzarne il livello di autonomia, assicurando empatia e comprensione.

Saranno inoltre realizzate attività di storytelling e laboratori teatrali in favore di donne e minori sfollati nella Striscia di Gaza, per la gestione del trauma. Sono infine previsti servizi di supporto psicologico in favore di donne e minori nei Governatorati di Jenin, Nablus, Tulkarem in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza per migliorare il loro benessere emotivo e le capacità di reagire alle situazioni traumatiche.

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