Finanziati altri 8 progetti per l'emergenza in Ucraina
Pubblicata la graduatoria del secondo bando di cooperazione rivolto a Terzo settore ed enti locali
È stata approvata dalla Giunta regionale la graduatoria dei progetti presentati nell'ambito del secondo bando di aiuto umanitario nei territori ucraini a sostegno della popolazione colpita dal conflitto e per profughi e sfollati in transito.
Verranno quindi finanziati 8 dei 10 progetti presentati, per un totale di quasi 600.000 euro.
I dettagli dei progetti ammessi al finanziamento:
- Fondazione We World – G.V.C (Bologna), ‘Protect – Progetto assistenza umanitaria e protezione agli sfollati interni’; partner in loco: Regional Analytical Center. Contributo di 84.600 euro. Il progetto vuole garantire alle persone, principalmente donne, bambini e persone con bisogni speciali, che fuggono dalle aree di conflitto nel sud del Paese, come Mykolaiv e Odessa, vie di fuga sicure, protezione e assistenza umanitaria nel distretto di Izmail (municipalità di Izmail, Sofiany e Reni) al confine con la Moldavia. Inoltre, ‘Protect’ intende supportare i sei centri di accoglienza sfollati del distretto di Izmail con servizi e beni di prima necessità e fornire protezione e supporto
psicosociale. - Fondazione La Locomotiva onlus (Formigine – Modena), ‘S.P.E.S. – Sostegno Piano Emergenza Sfollati’. Contributo di 90.120 euro. Il progetto intende rafforzare la gestione degli aiuti umanitari e dei servizi di accoglienza presenti nel territorio ucraino nelle città di Lutsk e Vinnytsia attraverso un miglioramento dei servizi logistici, la fornitura di alimenti, medicinali, e sostegno psicologico a favore delle persone in stato di bisogno. Lutsk e Vinnytsia sono due dei centri maggiormente attivi nel piano di sostegno emergenziale delle vittime civili del conflitto bellico in corso.
- IBO Italia (Ferrara), ‘#Aidukrainian – Aiuto umanitario agli ucraini in fuga dalla guerra’. Contributo di 89.500 euro. L’obiettivo è raggiungere in sei mesi un numero stimato di 2.000 beneficiari diretti ucraini di cui 1.600 in Ucraina tra le aree di Cernivtsi e di Odessa, e 400 profughi in Romania, nelle zone Vrancea e Galati, attraverso la fornitura di alimenti, generi di prima
accoglienza e farmaci. Si prevedono inoltre attività ludico-occupazionali per la popolazione sfollata in 6 centri di accoglienza a Cernivtsi. - Nexus Solidarietà Internazionale Emilia-Romagna (Bologna), ‘Solidarnist: emergenza e solidarietà per la popolazione ucraina’; partner in loco: FPU – Federazione dei sindacati dell’Ucraina. Contributo di 100.000 euro. La Federazione dei sindacati dell'Ucraina opera direttamente negli oblast di Uzhorod, Rivne, Ivano-Franzisvk, Chernivtsi, Svitiaz e Kharkhiv. Fin dai primi giorni della guerra, il sindacato FPU ha messo a disposizione la propria rete di strutture ricettive per l'accoglienza della popolazione sfollata. Il progetto consta di un'attività diretta alla popolazione ucraina denominata “Supporto alla popolazione sfollata nei centri FPU” e prevede il potenziamento delle capacità di gestire rifugi collettivi / shelters quali luoghi di accoglienza e di transito in modo sicuro e dignitoso.
- Fondazione Avsi (Cesena), ‘Emergenza Ucraina a Kharkiv’; partner in loco: Emmaus Ong. Contributo di 85.600 euro. Il progetto mira a fornire protezione agli sfollati e alle persone vulnerabili negli oblast di Kharkiv e Poltava in Ucraina. Verrà applicato un approccio multisettoriale flessibile nelle località di intervento.
- Comune di Forlì, ‘Insieme per la tutela dei bimbi e delle donne ucraini’. Contributo di 59.460 euro. Il progetto vuole fornire supporto ai centri di accoglienza locali e nei paesi limitrofi. Tra gli obiettivi, quello di fornire informazioni per la tutela della vita umana con particolare riguardo al pericolo rappresentato dagli ordigni inesplosi e assicurare il benessere alle persone che vivono nei rifugi di alcune città ucraine sotto bombardamento.
- Fondazione Aiutiamoli a vivere (Argenta – Ferrara), ‘Fondazione Aiutiamoli a vivere per l’Ucraina’. Contributo di 25.600 euro. Il progetto si concentrerà soprattutto nella zona di Bocicoiu Mare, un comune della Contea di Maramures, in Romania a 9 chilometri a est di Sighetu Marmatiei, al confine con l’Ucraina. In questo luogo è stato realizzato un campo profughi che ospita attualmente 3.000 sfollati. Al contempo, il progetto si rivolge agli ospedali ucraini, fortemente in difficoltà per la mancanza di medicine. Il principale risultato atteso è l’invio di aiuti umanitari presso la città rumena di Sighetu Marmatiei.
- Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII (Rimini), ‘Azioni non violente di pace e interventi umanitari a favore della popolazione ucraina in difficoltà’. Contributo di 64.460 euro. Il progetto intende rispondere alla situazione emergenziale ucraina fornendo assistenza umanitaria e sanitaria ad almeno 15.000 profughi nelle città di Leopoli, Kiev e Odessa, tramite la presenza stabile di volontari che collaboreranno con le organizzazioni e istituzioni locali per dare il giusto supporto alla popolazione locale vittima del conflitto. Si intendono inoltre realizzare azioni specifiche di evacuazione ed accompagnamento di almeno 400 persone vulnerabili internamente sfollate o intrappolate nelle zone maggiormente colpite dal conflitto verso i confini o verso zone più sicure del Paese. Inoltre, si intendono realizzare 3 carovane di pace dall’Italia verso le città di Leopoli, Kiev e Odessa.