Cooperazione italiana allo sviluppo
La cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile, i diritti umani e la pace è parte integrante e qualificante della politica estera dell'Italia ed è disciplinata dalla legge n. 125 dell’11 agosto 2014, che nel 2014 ha riformato la cooperazione allo sviluppo italiana. Questa legge, denominata “Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo” ha adeguato il sistema italiano ai modelli prevalenti nei Paesi europei, ridefinendo soggetti, strumenti, modalità di intervento e principi della cooperazione. Ha inoltre definito la “governance” del sistema della cooperazione, la cui coerenza viene garantita dal coordinamento del Comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo (CICS), al quale partecipano i ministeri competenti in materie che sono oggetto di attività di cooperazione allo sviluppo.
La legge n. 125/2014 ha anche istituito l’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo (AICS), su un modello esistente nei principali Paesi europei. L’AICS, operativa dal 1°gennaio 2016, è stata fortemente richiesta dagli attori della cooperazione e risponde all'esigenza di una cooperazione più professionale e innovativa, con il necessario grado di flessibilità degli strumenti in uno scenario che è in continuo mutamento. Opera sulla base di direttive emanate dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), nell'ambito degli indirizzi generali indicati nel documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica. I suoi compiti sono di carattere tecnico-operativo, connessi alle fasi di istruttoria, formulazione, finanziamento, gestione e controllo delle iniziative di cooperazione internazionale e funge da anello di congiunzione tra le istituzioni nazionali e locali, il mondo no-profit e quello profit. Per gli interventi più onerosi (oltre 2 milioni di euro) l’Agenzia lavora assieme al MAECI in un apposito Comitato congiunto.
L’attività della cooperazione viene identificata nel Documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo che traccia le linee strategiche e individua le priorità geografiche e settoriali, fornendo indicazione sulle modalità di intervento e sugli strumenti di finanziamento e le risorse disponibili. Il documento viene aggiornato ogni anno ed approvato dal Comitato interministeriale assieme alla relazione annuale sull’attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo dell’anno precedente. Attualmente è in vigore il Documento di Programmazione e di indirizzo 2016-2018.
L’Agenzia prevede annualmente bandi e avvisi rivolti alla società civile, agli enti territoriali e alle imprese oltre che a progetti di emergenza.