Al via i progetti per la promozione di pace, diritti e intercultura

Approvate le graduatorie 2024, finanziate 21 iniziative con 270mila euro

Approvati 21 progetti nell’ambito del bando regionale del 2024 per la promozione della cultura della pace rivolto a enti locali e associazionismo, che prevede la realizzazione di iniziative culturali, educative, informative, didattiche e di ricerca, con particolare attenzione alle azioni rivolte ai giovani e a quelle situate nelle aree interne e montane del territorio regionale. I temi sono la promozione della pace, dell'intercultura, dei diritti umani, del dialogo fra le religioni, dell'educazione alla cittadinanza globale e della solidarietà internazionale, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell'Onu. 

I 21 progetti totali saranno finanziati con 270mila euro: 14 di questi sono stati presentati dal mondo dell’associazionismo regionale e delle fondazioni, per un totale di oltre 174mila euro di contributi, e 7 da Comuni, Unioni di Comuni e Università, per ulteriori 75mila. 

Tra i progetti proposti dal mondo dell’associazionismo, “Olimpiadi dei diritti”, presentato da Iscos Emilia-Romagna, ha l’obiettivo strategico di promuovere la cultura dei diritti umani e della pace presso le giovani generazioni, attraverso la riflessione e consentendo loro di adattare il proprio linguaggio per esprimere unità, inclusione e non violenza, favorendo inoltre la conoscenza del patrimonio culturale e dei luoghi della memoria, in particolare dei Balcani. “MigrAZIONI di pace”, presentato da Agenzia per il peacebuilding di Bo, prevede il coinvolgimento di giovani donne e uomini dal background migratorio nella fase post accoglienza per dar loro l’opportunità di agire come agenti di mediazione e pace con la comunità ospitante, contribuendo alla creazione o al rafforzamento di relazioni sociali attive e positive. “SPORE. Itinerari di tenerezza radicale” di Kilowatt APS di Bologna è un progetto che sperimenta una proposta formativa per allenare la capacità di immaginazione, con la scuola di Spore, percorso formativo intensivo di cinque giorni condotto da artisti e artiste e con background migratorio; contribuisce  a diffondere un immaginario positivo del concetto di diaspora, decostruendo la narrazione occidentale dominante e valorizzando il potenziale espressivo e l’esperienza di artisti e artiste con background migratorio; dà voce al ruolo delle comunità dei migranti e dei rifugiati, alle loro storie, desideri e paure attraverso contenuti multimediali creativi. Negli altri progetti presentati da associazioni e fondazioni si trovano iniziative volte a creare nuove narrazioni interculturali sulle migrazioni, in collaborazione con le comunità della diaspora, con rassegne, incontri, spettacoli teatrali, mostre, laboratori sull’educazione alla cittadinanza globale, che vedono come destinatari principali i giovani.

I progetti proposti dagli enti locali spaziano da laboratori artistici all’arricchimento del catalogo e dei percorsi in biblioteca, da giochi di ruolo a laboratori con le scuole su linguaggio, multiculturalità e diritti a diversi festival, fra i quali il “Festival delle Culture 2024 di terre vicine e lontane” del Comune Ravenna e l’edizione 2024 di “Popoli pop cult festival - Incontro fra generazioni, popoli e culture 2024” del Comune di Bagnara di Romagna, che avrà quest’anno un focus sul Sud-Est Asiatico (Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malaysia, Birmania, Filippine, Singapore, Thailandia, Timor Est, Vietnam).

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