Ucraina, accoglienza e solidarietà in Emilia-Romagna

I progetti umanitari, le voci, i dati e le storie

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ultima modifica 2023-10-12T10:47:15+02:00
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Migliaia di ucraini hanno lasciato le proprie città per cercare un luogo sicuro e molti hanno raggiunto l’Italia dopo un lungo viaggio, non senza ostacoli

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Viaggio UcrainaDieci ore per percorrere duecento chilometri. Dieci ore per fuggire dalla guerra, ma la strada per la salvezza è lunga. Daria Kuznietsova ha trent’anni ed è arrivata in Italia il 4 aprile 2022 insieme al figlio di cinque anni e ad una cugina. Ha lasciato la sua Slavutyč, città ucraina a 10 chilometri dal confine con la Bielorussia, non appena ha saputo dello scoppio della guerra. Con il marito e il figlio, Daria si è messa in macchina per raggiungere Kiev, che dista appunto duecento chilometri ma – come ci racconta - hanno impiegato dieci ore perché hanno dovuto percorrere “strade alternative in mezzo ai boschi in quanto le strade principali erano già tutte chiuse”.

Come Daria, in quelle stesse ore migliaia di ucraini hanno lasciato le proprie città per cercare un luogo sicuro e molti hanno raggiunto l’Italia dopo un lungo viaggio, non senza ostacoli.

“Arrivati a Kiev – aggiunge - e capendo che sarebbe stato meglio uscire dall'Ucraina siamo ripartiti alla volta di Lvov, una città ucraina ai confini della Polonia che dista da Kiev circa 1000 chilometri”. Qui, però, Daria e il figlio si sono separati dal marito, che ha deciso di rimanere a combattere nel suo Paese. La strada per l’Italia è lunga: passa per Varsavia, dove con il figlio ha persino dormito due notti in stazione e poi, finalmente, Cavriago, nel Reggiano. Qui, grazie alle attività promosse dall’Unione dei Comuni della Val d’Enza a Cavriago con le risorse stanziate dalla Regione per progetti di accoglienza, Daria ha frequentato dei corsi di fitness e il figlio uno di acquaticità. “Sono state per noi occasioni di svago e distrazione”, aggiunge. In questi mesi Daria è tornata due volte in Ucraina per sistemare alcune questioni inerenti il suo lavoro e per riabbracciare il marito, ma di quest’esperienza in Emilia-Romagna porta nel cuore “la gentilezza di molte persone” e la pizza!

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Daria è una dei 26.270 ucraini accolti nella nostra regione. Sin dallo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022, infatti, l’Emilia-Romagna si è mobilitata (qui anche il sito in lingua ucraina Bandiera Ucraina Прийом та допомога біженцям: вся інформація)  per dare accoglienza a profughi e sfollati e aiutare, anche in loco, la popolazione colpita da questo dramma umanitario con progetti umanitari, accoglienza, supporto psicologico, assistenza sanitaria e progetti di inclusione grazie a una serie di misure definite dalla Giunta.

La Protezione civile regionale ha fornito supporto ai Comuni e alle Prefetture per l’accoglienza e l’assistenza, in stretto e costante raccordo con il Governo e il Dipartimento di Protezione civile nazionale.

Il sostegno dell’Emilia-Romagna alla popolazione ucraina continua. Prosegue, infatti, la raccolta fondi promossa dalla Regione per l’assistenza e l’aiuto umanitario ai profughi ucraini, che ha raggiunto quasi 2 milioni e 300mila euro, grazie alla generosità di oltre 17.000 donatori (dati aggiornati al 23 aprile 2023), come singoli cittadini, aziende, associazioni ed enti locali. 

Storie e numeri raccontano l’impegno della Regione grazie anche alla generosità degli emiliano-romagnoli.

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a cura di

A cura di: Mara Cinquepalmi, Stefano Asprea

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