Assegnate le risorse per progetti di pace, intercultura e diritti
Cinema, mostre, dialoghi, convegni e laboratori, insieme a tanta attenzione per i giovani e le aree meno servite della regione. Questo quadro emerge dai risultati della valutazione dei progetti pervenuti in risposta al bando regionale per la promozione della cultura della pace, che assegna complessivamente 155.909 euro ad associazioni ed enti locali del territorio. I progetti finanziati saranno 13: 5 degli enti locali (per un totale di 64.783,00 euro di contributi), sui 15 presentati, ed 8 delle associazioni (per un totale di 91.126,00 euro), su ben 35 presentati.
I progetti intendono promuovere i temi della pace, dell'intercultura, dei diritti, del dialogo interreligioso e della cittadinanza globale nell'ambito di iniziative culturali, di ricerca, di educazione e formazione e di informazione con particolare attenzione alle iniziative che coinvolgano i giovani. Il bando segue le indicazioni della legge regionale 12/2002 “Interventi regionali per la cooperazione con i paesi in via di sviluppo e i paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace”.
L'offerta di attività e azioni degli enti locali spazia dai festival, con Popoli Pop Cult Festival, che giunge alla quindicesima edizione e crea un rappresentativo "micromondo" all'interno delle mura medievali del borgo di Bagnara di Romagna, agli incontri organizzati dal Comune di Bologna, su Iran, Turchia, Siria, Nigeria, Camerun, Senegal, Etiopia, Algeria che si terranno in presenza, tra le province di Bologna, Modena, Reggio-Emilia e Rimini, con possibilità di collegamento online, ed esploreranno la ricchezza storico-culturale di questi paesi, la geopolitica fino a indagare le principali diaspore nelle città dell’Emilia-Romagna. A Parma poi si terranno camminate, convegni, laboratori residenziali, incontri, laboratori musicali, spettacoli teatrali per raccontare di un mondo in dialogo, incontri di culture che intercettano e intessono relazioni fino ad arrivare a territori montani come quello di Pellegrino Parmense. A Quattro castella (RE) sarà organizzata una rassegna di appuntamenti di gioco cooperativo in biblioteca e attività di gioco di ruolo dal vivo e role playing. Ci sarà poi un percorso di formazione “SOS Conflitti” a cura dei professionisti di Scuola di Pace di Monte Sole rivolto a ragazze e ragazzi della fascia d’età 11/25 anni e agli adulti educanti del territorio dell’Unione Terre Matildiche. A Ravenna, infine, gli incontri organizzati con il premio Nobel per la Letteratura Abdulrazak Gurnah con gli studenti e la cittadinanza.
Per quanto riguarda le proposte delle associazioni che saranno sostenute dalle risorse regionali, Arci Reggio Emilia condurrà un "cinemobile resistente", un piccolo cinema autoalimentato innestato su un mezzo su ruote, capace di raggiungere spazi dove convenzionalmente il cinema non arriva, come strade, piccole piazze, parchi e cortili. Questo mezzo attraversa luoghi significativi dal punto di vista storico e simbolico e proietta pellicole che trattano i temi delle nuove resistenze, costruendo un rapporto tra memoria e cultura della pace e dell’inclusione. L'associazione Sassiscritti si impegnerà in un laboratorio di scrittura creativa per esplicitare e condividere saperi, paure, speranze, laboratori aperti per adulti e "giochi senza frontiere", eventi e laboratori sui temi dello sport e dell'integrazione. Il Pellicano realizzerà poi diverse iniziative nella cornice della XV edizione del Festival Francescano di Bologna. Iscos approfondirà il tema del conflitto nei Balcani, con il Festival Balcanica che si terrà a Reggio Emilia ad ottobre. Porretta Cinema con il progetto Cinema Oltre, finalizzato ad ampliare le occasioni di offerta culturale per un territorio fragile, offrendo tematiche come l’inclusione delle diversità e delle popolazioni migranti e della promozione dei diritti umani. Approvate, infine, le proposte dell’associazione Il Terzo Mondo che propone una serie di laboratori ed un convegno sulla cooperazione internazionale, quella di Status Equo che nell’ambito del Diversity Festival promuove attività teatrali e laboratoriali e quella di Santa Caterina da Siena che, tra le varie attività, realizzerà una collana di libri illustrati per bambini e ragazzi e relativi audiolibri tratti dai racconti di volontari di associazioni di Ucraina, Palestina, Sierra Leone, Libano, Nagorno Karabakh e Brasile.