Un impegno per la pace, una semplice proposta per l'umanità
È stata approvata dall'Assemblea legislativa regionale una risoluzione a promuovere e sostenere il Manifesto per il Dividendo della Pace per contrastare i cambiamenti climatici, le pandemie, la povertà e le disuguaglianze sociali, riducendo contestualmente le spese militari degli stati.
Nel dicembre 2021 oltre cinquanta premi Nobel e scienziati - tra i quali i premi Nobel per la fisica Carlo Rubbia e Giorgio Parisi - hanno rivolto un appello ai governi dei Paesi di tutto il mondo per chiedere di avviare trattative per una riduzione concordata della spesa militare del 2 per cento ogni anno per cinque anni, dedicando queste risorse a obiettivi di pace legati al contrasto ai cambiamenti climatici. Nell’appello, intitolato “Una semplice proposta per l’umanità”, si legge: “Il meccanismo della controreazione alimenta una corsa agli armamenti in crescita esponenziale che equivale a un colossale dispendio di risorse che potrebbero essere utilizzate a scopi migliori. La storia dimostra che è possibile siglare accordi per limitare la proliferazione degli armamenti: grazie ai trattati Salt e Start, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica hanno ridotto i loro arsenali nucleari del 90% dagli anni Ottanta ad oggi”. I firmatari dell’appello propongono che il fondo globale creato con i risparmi sulla spesa militare (si stima pari a una cifra di mille miliardi di dollari entro il 2030) sia impiegato come una sorta di “dividendo della pace” da utilizzare per affrontare problemi comuni a tutti i paesi del mondo, quali pandemie, cambiamenti climatici, povertà estrema.
Nello specifico, la proposta prevede che una metà delle risorse del fondo siano utilizzate per i problemi comuni urgenti, mentre l’altra metà delle risorse rimarrebbe a disposizione dei singoli governi e potrebbero essere impiegate per indirizzare la ricerca scientifica militare verso applicazioni pacifiche.
A sostegno di questo appello, i promotori hanno lanciato la petizione “Global Peace Dividend. Redirect world military spending towards climate, health and prosperity”, sottoscritta ad oggi da oltre 60.000 cittadine e cittadini.