Adattamento ai cambiamenti climatici, approvato progetto Life da 18 milioni

ClimaxPO per 9 anni coinvolgerà soggetti pubblici e privati per tutelare il bacino del Po

Lo scorso 20 dicembre è stato ufficialmente sottoscritto il progetto ClimaxPO, approvato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma a gestione diretta “LIFE”, che si focalizza sulla riduzione degli effetti dei cambiamenti climatici nel bacino del fiume Po.

Il progetto, la cui data ufficiale di avvio è fissata per il 1° febbraio 2023,  avrà la durata di 9 anni e prevede l’investimento di circa 17,9 milioni di euro, di cui 10,8 dal contributo europeo e 7,1 dal contributo dei beneficiari. L’approvazione da parte della Commissione attua una rapida risposta alla crisi climatica ed ambientale che ha colpito in modo drammatico il distretto di bacino del fiume Po durante l’estate 2022.

Il progetto è stato presentato dal Consorzio Climax Po, coordinato dall’Autorità di bacino del fiume Po, e annovera al suo interno, per il territorio emiliano-romagnolo, la Regione Emilia-Romagna (con un contributo di oltre 150mila euro), Arpae (con circa 1,7 milioni di euro), L’Università di Bologna (con circa 1,4 milioni di euro), la Città metropolitana di Bologna (con quasi 500mila euro), l’ANBI Emilia Romagna (associazione nazionale bonifiche irrigazioni, con quasi 130mila euro) e Legambiente Emilia Romagna (con 170mila euro) quale partner associato. Il 60% delle risorse verranno dalle casse dell’Unione europea. 

L'obiettivo generale di ClimaxPO è promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione delle risorse idriche intelligente dal punto di vista climatico e su scala di distretto idrografico, attuando le misure della NAS (Strategia Nazionale Adattamento e resilienza ai cambiamenti ambientali), adattate in base alle caratteristiche locali e alle peculiarità climatiche presenti nel distretto stesso.

Si lavorerà sulla governance del distretto nella gestione delle risorse idriche per garantire un coordinamento tecnico, politiche coerenti, coordinamento dei finanziamenti, produzione di conoscenze climatiche condivise (strumenti e metodologie), capacity buiding e awareness, coinvolgimento degli stakeholder.  Si intende infatti migliorare la sicurezza idrica e la resilienza ai cambiamenti del clima nel bacino fluviale, attraverso azioni pilota selezionate e replicabili, la mobilitazione di interventi e finanziamenti complementari a sostegno di misure estese incentrate sulla rinaturalizzazione, la mitigazione e la prevenzione del rischio di alluvioni, l'integrazione degli strumenti di pianificazione e l'attivazione dell'impegno pubblico. 

Gli altri partner 

Gli altri soggetti coinvolti provengono dalle altre regioni interessate dal distretto di bacino del fiume Po (Piemonte e Lombardia): Regione Lombardia e Regione Piemonte, le agenzie per l’ambiente di queste regioni e le associazioni di bonifica, oltre al Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) e il Politecnico di Torino e le rispettive sezioni regionali di Legambiente quali partner associati.  Le realtà provenienti da queste 3 regioni sono beneficiari diretti ma vengono anche coinvolte, come parti interessate, le altre regioni interessate dal bacino del Po, ovvero Liguria, Marche, Toscana, Valle d'Aosta e Provincia Autonoma di Trento, al fine di ampliare la partecipazione e gestire le questioni relative ai cambiamenti climatici in modo omogeneo.  

Gli obiettivi specifici del progetto 

  1. La governance dell'adattamento climatico a livello di distretto idrografico del Po: migliorare la governance del rischio climatico e della gestione delle risorse idriche così come la governance delle politiche e dei finanziamenti attraverso coordinamento e coerenza tecnica;
  2. Produzione di conoscenze condivise sul clima: migliorare la comprensione del rischio climatico all'interno del distretto, creare una piattaforma per conoscenze e servizi armonizzati e di qualità garantita;
  3. Capacity Building e awareness: accelerare l'adattamento al clima attraverso l'educazione, la formazione e la sensibilizzazione pubblica;
  4. Migliorare la sicurezza idrica e la resilienza al clima: costruire la resilienza ai cambiamenti climatici attraverso capacità di ritenzione e stoccaggio acque, pratiche di gestioni conservative del suolo e dell’acqua in agricoltura, adeguamento e modifica/ampliamento delle infrastrutture idriche;
  5. Istituzionalizzazione dell'adattamento climatico a livello di distretto idrografico del Po: rendere l’adattamento climatico una parte permanente della governance del distretto idrografico. 

Le fasi del progetto 

Il progetto è stato diviso temporalmente in 3 fasi della durata di 3 anni ciascuna, per un totale di 9 anni:

  1. Fase 1 – Rimozione delle barriere: miglioramento e coordinamento di governance e pianificazione migliori e coordinate, capacity building, coinvolgimento degli stakeholders, sviluppo iniziale di buone pratiche, strumenti e metodologie comuni;
  2. Fase 2 – Implementazione della NAS (Strategia Nazionale Adattamento e resilienza ai cambiamenti ambientali): esempi di buone pratiche adattate a specifiche aree del distretto, coordinamento dei finanziamenti per l'attuazione della NAS, sviluppo continuo delle capacità e coinvolgimento degli stakeholder, replicazione iniziale delle buone pratiche, istituzionalizzazione e aggiornamento delle policy;
  3. Fase 3 – Replicazione e istituzionalizzazione: coordinamento dei finanziamenti per l'attuazione della NAS, sviluppo continuo delle capacità e coinvolgimento degli stakeholder, replicazione delle buone pratiche, istituzionalizzazione e aggiornamento delle policy.

Fin dall'inizio del progetto, il Consorzio svilupperà un piano di replica che verrà aggiornato nel corso dell'attuazione del progetto, con l'obiettivo di identificare i principali risultati da riproporre a livello nazionale e comunitario. Si intende infatti moltiplicare gli effetti del progetto al di fuori del distretto idrografico del fiume Po, attraverso il trasferimento delle conoscenze, delle buone pratiche e delle metodologie efficaci sviluppate e utilizzate dal consorzio ClimaxPO con linee guida comuni a beneficio di altri bacini idrografici italiani ed europei.

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ultima modifica 2022-12-22T17:01:28+01:00
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