Primavera di inaugurazioni per i Laboratori aperti dell'Emilia-Romagna

In programma dal 20 al 30 marzo 2019 le aperture al pubblico a Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Cesena

Entra nel vivo l'attività dei Laboratori aperti dell'Emilia-Romagna, dieci spazi aperti ai cittadini che stanno prendendo vita nelle città più grandi della regione, in luoghi di valore storico e culturale, per incentivare lo sviluppo digitale in ambito urbano. Questi spazi sono pensati per ospitare forme di confronto, cooperazione e collaborazione tra cittadini, università, imprese. Ciascun Laboratorio segue un tema guida prioritario sul territorio, emerso dal confronto con la cittadinanza. A unirli è l’obiettivo di cogliere la trasformazione digitale come opportunità di partecipazione alla vita cittadina. Sono già disponibili le applicazioni web e mobile sviluppate dai Laboratori proprio in ques’ottica.

Le prossime inaugurazioni

A Modena è in programma il 20 marzo 2019 l’open day di presentazione delle attività del Laboratorio aperto dedicato a cultura, spettacolo e creatività. Nell’occasione sarà possibile sperimentare le tecnologie esperienziali allestite nello spazio dell’ex centrale Aem. A distanza di pochi giorni, il 2324 marzo 2019 sarà Reggio Emilia ad inaugurare il suo spazio nel complesso dei Chiostri di San Pietro, con un hackaton sull’innovazione sociale, tema guida del Laboratorio. Il 25 marzo 2019 Ferrara apre le porte dell’ex Teatro Verdi per illustrare ai cittadini gli spazi e le prossime attività incentrate su turismo sostenibile e mobilità. Infine il 30 marzo 2019 è in programma l’inaugurazione di Casa Bufalini, il Laboratorio aperto di Cesena che si focalizzerà su cultura e società creativa.

Il progetto dei Laboratori aperti

Diviso in due fasi, la prima di riqualificazione degli spazi e la seconda di sviluppo delle attività, ai dieci Laboratori aperti dell’Emilia-Romagna sono stati destinati circa 30 milioni di euro di Fondi europei - Por Fesr 2014-2020 per città attrattive e partecipate, in attuazione dell’Agenda urbana europea. Si tratta di uno dei progetti del Por Fesr più vicini ai cittadini, dal momento che coinvolge direttamente le Autorità urbane in ogni territorio.

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