Fondi strutturali europei

Le politiche territoriali

Nell'ambito del Documento strategico regionale, la dimensione territoriale della coesione assume per l’Emilia-Romagna una triplice declinazione:

  • la ricomposizione degli squilibri territoriali attraverso una politica di sistema per le aree montane e interne
  • l’utilizzo di strategie territoriali integrate alla scala sub-regionale, per coinvolgere gli attori locali nella definizione delle scelte di programmazione
  • lo sguardo aperto alla cooperazione interregionale e agli ambiti macroregionali di appartenenza.

La Regione promuove l’elaborazione di strategie territoriali nell’ambito dell’obiettivo P5 “Un’Europa più vicina ai cittadini” della Politica di coesione, con due declinazioni:

  1. Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile (ATUSS), che coinvolgono le nove città capoluogo di provincia, il Comune di Cesena con parte dell’Unione dei comuni Valle del Savio e quattro Unioni di comuni “avanzate” che rispettano i requisiti stabiliti nel DSR 2021-27 (Nuovo Circondario Imolese, Unione della Bassa Romagna,  Unione della Romagna Faentina, Unione Terre d’Argine)
  2. Strategie territoriali per le aree interne e montane (STAMI), che coinvolgono i comuni più fragili e periferici della Regione con l’obiettivo di contrastare i divari territoriali. Oltre alle quattro aree pilota SNAI 2014-20, sono state identificate cinque nuove aree: Appennino Parma Est, Appennino Forlivese e Cesenate, Appennino Modenese, Alta Val Trebbia e Val Tidone, Appennino Bolognese, i cui perimetri sono stati approvati in via definitiva con la DGR 512 del 4 aprile 2022.

Le strategie territoriali sono sostenute prevalentemente attraverso il Programma regionale FESR, con il contributo delle risorse del Programma FSE+; concorrono in modo complementare Fondo sviluppo e coesione (FSC), altri fondi regionali e, nel caso delle STAMI un sostegno importante è atteso dalle risorse FEASR. Le Strategie promuovono le sinergie con gli altri fondi europei, a partire dalle ingenti risorse del PNRR a favore dei territori, i progetti di cooperazione territoriale europea Interreg e i programmi gestiti direttamente dalla Commissione europea (Orizzonte Europe, LIFE, Erasmus+, Europa creativa, ecc.).

Cartina Stami e Atuss

Al di fuori della politica di coesione, sono previste strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD – community-led local development), sia nelle aree rurali, attraverso il sostegno ai Gruppi di azione locale LEADER da parte del FEASR (che deve riservare almeno il 5% delle proprie risorse) sia nelle aree costiere attraverso il sostegno ai Gruppi di azione locale per la pesca (FLAG) da parte del FEAMPA.

Il DSR mette in campo a favore degli enti locali coinvolti nell’elaborazione di strategie un’azione di capacity building con l’obiettivo di rafforzarne le capacità di programmare e attuare interventi di sviluppo locale (Laboratorio Strategie Territoriali Integrate – LASTI).

Il percorso di elaborazione condivisa delle strategie territoriali richiede un forte protagonismo dei territori e degli enti locali (Comuni, Unioni di Comuni e Province). Il percorso è iniziato a luglio 2021, con 3 conferenze territoriali volte ad illustrare agli enti locali le opportunità offerte dalla programmazione 2021-2027. Successivamente, la Regione ha definito gli indirizzi operativi per l’elaborazione delle strategie territoriali, individuato le aree potenzialmente interessate e avviato il percorso di co-programmazione con i territori.  

A seguito dell’approvazione dei programmi regionali FESR e FSE+, nel luglio 2022 le strategie sono state finalizzate e trasmesse formalmente alla Regione per approvazione (gennaio 2023 per le Atuss, luglio-settembre 2023 per le Stami).

Attualmente 14 strategie Atuss sono state approvate con delibera di Giunta regionale mentre è in corso la finalizzazione e istruttoria delle Stami.  

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ultima modifica 2023-09-11T14:58:43+02:00
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